These are the songs of my life: Sacred Edition

La musica sacra contamina l’anima con uno slancio che somiglia alla fede senza che lo sia. Amélie Nothomb dixit. Mi viene da applicare lo splendido aforisma non solo ai canti gregoriani e a Bach, ma anche al Kyrie della messa sincretica dei Popol Vuh, o all’inno panico degli Epsilon Indi che Katya Sanna innalza dalla … More These are the songs of my life: Sacred Edition

Negare il genere

Ne abbiamo parlato anche in altri post. Ne discutiamo fra noi. E nel nostro piccolo cerchiamo di dare un modesto contributo. Il genere. Nella critica cinematografica, vivaddio, una sessantina d’anni fa ragazzi come Chabrol, Godard, Rohmer, Truffaut e Co. iniziarono a scrivere a chiare lettere sulle colonne dei Cahiers che il cinema hollywoodiano “di genere” … More Negare il genere

Ex Libris 67 (sedia)

  Può essere una sedia pieghevole, da riporre. Ma deve esserci lo spazio per aprirla al volo. Pensatevi al termine di una stressante giornata in ufficio, dopo una faticosa guida nel traffico, seduti infine sul vostro balcone lussureggiante con il tramonto davanti. Vi serve una sedia. L’orto non deve essere solo un posto di fatica … More Ex Libris 67 (sedia)

Ex Libris 66 (abitare (nel)le immagini)

[…] affacciandosi alla cinefinestra sul mondo, rischiando la deterritorializzazione, l’uomo del secolo nuovo è in ogni luogo perché vede ovunque. Jean Renoir ricordava di essere un “citoyen du cinématographe”, un abitante di immaginifiche città srotolate e confuse nel buio della sala. Il fascino sta nel riconoscersi vittime della stessa allucinazione: un turismo visivo che ci … More Ex Libris 66 (abitare (nel)le immagini)

La visita

Ieri ho terminato la lettura de Le ore di Michael Cunningham, e mi è rimasto un retrogusto malinconico che dovevo esorcizzare in qualche modo. L’unico che conosco, che sia totalmente efficace (a parte abbuffarmi di pizza) è scrivere. Questo è il risultato. LA VISITA È arrivato camminando attraverso il sentiero nel bosco. Del resto, non poteva … More La visita