Quando feci il mio primo film, un critico straniero mi chiese chi erano i registi che mi piacevano di più, e io risposi che erano Visconti (con cui ero molto legato, e con il quale avevo lavorato come aiuto) e Mizoguchi. E non sapevo neanche se l’intervista era stata pubblicata e dove. Passa un anno, … More Ex Libris 418 (…a Mizoguchi)
Solo in apparenza i vecchi palazzi di Roma sono fatti per essere abitati. È vero che ci si trascorre la vita, ci si ama, ci si muore come altrove. Ma poi, basta camminare in questi lugubri quartieri barocchi una sera d’inverno, quando non c’è altro che il rumore della pioggia che cade, e non c’è … More Ex Libris 417 (i palazzi di Roma)
Quella era la cosa vivente che amavo di più in casa mia, che avevo spesso ricordato, e da cui mi piaceva essere ricevuto dopo una lunga assenza. Emanava una grande, quasi smisurata energia, trasmetteva una grande, quasi smisurata energia, trasmetteva una vibrazione invisibile come le onde eteree che giungono fino alle stelle; era l’energia degli … More Ex Libris 416 (il ciliegio)
Una sera stavo giocando a bridge con un musicista, un professore di chimica e un pittore quando, durante una mano particolarmente tesa, una grande ciotola di porcellana che tenevamo sopra il piano è improvvisamente andata in mille pezzi. Quando ci siamo calmati, abbiamo riscontrato quattro reazioni completamente diverse. Io, guardando tutti quei frammenti sparsi, mi … More Ex Libris 415 (la ciotola verde)
Nuvolari abbordava la curva ben prima di quanto l’istinto di pilota avrebbe dettato a me. Ma l’abbordava in un modo inconsueto, puntando cioè, d’un colpo, il muso della macchina contro il margine interno, proprio nel punto dove la curva aveva inizio. A piede schiacciato – naturalmente con la giusta marcia ingranata prima di quella sua … More Ex Libris 414 (come curva Nuvolari)
Nella Torre Maura degli anni Ottanta, se non ti andava di fartela a piedi e risalire la Casilina fino a piazza dei Gerani, potevi sempre fare un salto al ritrovo informale dei punk di zona: l’incrocio tra via dei Colombi e via delle Anitre dove sorgeva una rosticceria chiamata “Il Gallo Umbro”. Eccola l’improbabilità: riuscite … More Ex Libris 413 (Torre Maura New Wave)
Come suona alle tue orecchie la formula “strage di Stato”? L’espressione ha una storia tormentata. Semplifichiamola. La sua prima comparsa ha il merito di denunciare una complicità fra attivisti dell’eversione di destra e apparati e uomini dello Stato. Strada facendo, divento il sospetto – o la sicurezza – di una compromissione totale dello Stato e … More Ex Libris 412 (Controinformazione e complottismo)
“Sì, qui” proseguì il professore, annuendo in giù, verso gli Yards che cominciavano a sfilare di sotto, “è qui dove il Sentiero giunge alla sua fine, insieme con il Cowboy Americano che un tempo viveva lungo esso, e di esso. E per quanto abbia serbato l’onore del suo nome, per quanti malfattori sia riuscito a … More Ex Libris 411 (Union Stockyards, Chicago)
L’opera d’arte o di poesia porta in sé, per così dire, lo scandalo della sua causalità, la consapevolezza di essere un capriccio ontologico. La sua necessità non risponde ad alcuna logica per quanto pressanti siano le motivazioni psichiche e private della sua genesi. Chi fa arte, musica o letteratura ha vissuto quell’impellente assenza di necessità … More Ex Libris 410 (creare o non creare)
A fine Ottocento Lidia Poët fu tra le prime donne a completare gli studi di giurisprudenza in Italia, laureandosi nel 1881. Fresca del suo titolo, si presentò all’ordine degli avvocati per iscriversi. Inizialmente la domanda fu accolta, perché non esisteva un documento specifico dedicato alla questione dell’iscrizione delle donne all’ordine, dato che non si era … More Ex Libris 409 (Avvocata)
V(ale)ntinamente 