V(ale)ntinamente

Un blog di gatti, natura, arti varie, fatti nostri, citazioni, sogni, politica, sport, libri, scrittura, realtà, fantasia, percezione. Un blog antispecista, antisessista, antifascista.

Come eravamo: METALLICA!

Una nottata alla Twilight Zone dell’aprile 2009.

Che c’è di meglio di una bella dormita ristoratrice dopo essersi visti fino a tardi una maratona commentata da Bragagna?
Senonché alle 3 di notte un flebile trillo arriva dal salone. Discreto brivido lungo la schiena, ma tempo di scuotersi lo stordimento di dosso, infilare le pantofole e affacciarsi sul buio, lo squillo cessa.
Si prova a riprendere il sonno per la coda, ma un quarto d’ora dopo, rieccolo, un altro squillo squarcia il silenzio trepido. Ale afferra il cordless, e legge sul display: METALLICA
Ops, non ci ricordavamo di avere i simpatici californiani in rubrica. Sentiamo un po’ che hanno da dirci di così urgente: niente, oltre la cornetta vuoto cosmico. Clic. Uhm, la questione si fa bizzarra.
Ale rassicura la sua dolce metà, va a controllare di aver messo il paletto alla porta, si guarda intorno e scorge nell’ombra occhi diabolici da ogni lato… ah, sì, son i 4 Gats. Buonanotte, forse.
Altro quarto d’ora, altro squillo, sempre dai METALLICA. Eccheccacchio, mo’ gliene dico due a questi, pensa Ale: “Allora, si può sapere che diamine volete? Non avete fatto più un disco decente dal black album, e poi via, pure quello, rispetto ai primi, eddai, in fondo è da quando è morto Cliff Burton che non vi siete più ripresi!”
Niente, gli stronzi non lo degnano di un fiato. Al che, decidiamo di staccare il telefono, e ribuonanotte.
Sì, buoni incubi, piuttosto…
“Comunque, alla fine, poteva pure andar peggio: pensa se erano i BLACK SABBATH“, butta lì Ale.
Vale, occhi sbarrati sul soffitto, ribatte: “Poteva anche andar meglio. Magari fossero stati gli IRON MAIDEN“, detto con faccia estatica alla Nemi.

La mattina dopo scoprimmo dal gestore di telefonia dell’epoca che non eravamo stati i soli a beneficiare delle inquietanti chiamate. Stavano lavorando al problema. Ma intanto “loro” continuavano a chiamare: il metallo correva sul filo…


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